Errori dell’inbound marketing: inizia con il piede giusto
Hai deciso avvicinarti alla tecnica dell’inbound marketing per promuovere la tua attività online senza interruzioni. Ottima scelta. Con questa strategia entri in punta di piedi nel cuore dei clienti e ci resti per sempre se ti muovi nel modo giusto.
Ma prima di cominciare hai tracciato delle linee da seguire? E hai vagliato gli strumenti da mettere in campo per il tuo progetto? Insomma, come fare ad iniziare nel modo migliore possibile? In questo articolo ho evidenziato gli errori dell’inbound marketing più diffusi. Che ne dici di impostare la tua strategia di content marketing al sicuro dai pericoli? Continua a leggere.
Ignorare l’importanza del blog
Uno dei più grandi errori dell’inbound marketing è sottovalutare l’importanza del blog. Questo strumento è centrale all’interno di una strategia degna di questo nome. Il motivo è chiaro: attiri potenziali clienti con contenuti utili e coinvolgenti. Con i tuoi articoli, video, infografiche dai una risposta agli interrogativi degli utenti che navigano su Google e, allo stesso tempo, susciti interesse verso i tuoi prodotti o servizi.
Questo sai cosa vuol dire? Grazie al blog diventi una risorsa preziosa nel momento in cui le persone hanno bisogno di te. In questo modo consolidi la brand reputation affermandoti come un esperto del settore e inizi a fidelizzare il pubblico intorno al tuo progetto. Ma non solo. Il diario online della tua attività ti aiuta a posizionarti meglio nella serp dei motori di ricerca.
Come vedi, se vuoi far decollare la tua realtà nell’ottica dell’inbound marketing, aprire un blog ha i suoi vantaggi ma devi fare una promessa a te stesso – che compi questo piccolo investimento – e al pubblico: garantisci costanza e qualità degli articoli. Non fermarti alla superficie ma scendi in profondità, creando contenuti unici.
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Non identificare le buyer personas
Non hai sottovalutato l’importanza del blog all’interno della tua strategia di inbound marketing? Ben fatto. Ma c’è un altro aspetto a cui devi dare la massima attenzione quando inizi a diventare un piccolo editore: sapere a chi ti rivolgi, devi definire il tuo pubblico di riferimento altrimenti i tuoi contenuti cadono nel vuoto.
Sai, questo è uno degli errori più comuni dell’inbuond marketing ma una soluzione c’è: puoi creare le buyer personas. Che cosa sono? Rappresentazioni dei tuoi clienti ideali, modelli definiti in base tutte informazioni che sei riuscito a raccogliere su di loro.
Sto parlando di dati anagrafici, età e sesso, tipo di formazione, professione, comportamenti di acquisto, nazionalità, ecc. Conoscere i tuoi clienti tipo ti aiuta a creare il contenuto perfetto per la tua platea, ovvero cucito sulle sue esigenze. Ricorda, prima di scrivere poniti sempre queste domande: chi è il mio lettore? Di cosa ha bisogno? Come posso soddisfare le sue necessità con i miei articoli?
Non fare lead nurturing
Ti stai prendendo cura dei clienti fidelizzati? Oppure li hai abbandonati dopo che hanno acquistato i tuoi prodotti o servizi? Se ti sei comportato così corri ai ripari, non c’è niente di peggio che tradire la fiducia delle persone che hanno creduto in te. In questo caso l’ultima delle 4 fasi dell’inbound marketing funnel insegna: delizia il cliente.
Cosa voglio dire? Continua costruire un rapporto con lui nel corso del tempo, nutrilo con contenuti su misura. In una parola: dona senza chiedere nulla in cambio. Ad esempio: invia newsletter personalizzate, promozioni, ebook da scaricare gratis.Un cliente acquisito e coccolato è una garanzia, probabilmente ritornerà a fare affidamento su di te. E diventerà ambasciatore del tuo brand attraverso un buon passaparola.
Sottovalutare la scelta delle keyword
Un altro degli errori dell’inbound marketing da evitare è la scelta sbagliata delle keyword. Le parole chiave permettono ai tuoi contenuti di essere trovati su Google. Per sfruttarle con cura analizza le intenzioni di ricerca delle persone che si muovono sui motori.
Anche in questa situazione è utile interrogarsi. Quali parole digitano gli utenti nella barra di ricerca di Big G e in che modo gli riescono a ottenere le informazioni desiderate? Per selezionare le keyword migliori puoi usare questi tool, alcuni sono gratuiti, altri a pagamento:
Non dimenticare, però, che lo strumento migliore per scalare la serp è sempre il cervello. Il tuo contenuto deve essere in perfetto equilibrio tra le esigenze degli individui e quelle dei motori di ricerca. Anzi il lettore viene prima.
Gli errori dell’inbound marketing: la tua esperienza
In questo articolo ho provato a indicarti la giusta direzione, evidenziando gli errori dell’inbound marketing più diffusi. Ora lascio a te la parola. Tu hai commesso qualche passo falso, impostando la tua strategia di inbound marketing? Che ne dici di arricchire questo articolo con la tua esperienza nei commenti?
Marilena D'Ambro
Giornalista, blogger e webwriter. Scrivo per diversi blog tra cui: SEOchef, HostingVirtuale, Io viaggio e Garanzia Online. Non inizio la mia giornata senza un buon caffè e una passeggiata immersa nella natura in compagnia del mare.