Inbound marketing e contenuti video: la coppia vincente
Attirare, convertire, mantenere nel tempo; sentiamo sempre più parlare di funnel e di fidelizzazione, ma quali sono gli strumenti imprescindibili per una strategia di successo?
Come sempre quando si parla di marketing digitale non ci sono verità assolute, ma studio, studio e ancora studio. Ho deciso di parlarvi dei contenuti video e di quanto siano utili per raccontare una realtà, un prodotto, una storia. Esplosi in una manciata di anni, a braccetto con l’evoluzione del mobile e del suo “rapporto con gli utenti”, sono sicuramente più coinvolgenti, creano più engagement, portano traffico al sito. Come tutti i tasselli di un progetto che abbia un obiettivo specifico (vendite, personal branding, review, ecc.) richiede un accurato piano editoriale e l’approfondimento delle tendenze, che cambiano di continuo.
Prima il 360°, poi i live streaming sui social, nuove tecniche, nuove tecnologie, unico scopo: restituire a chi scopre la nostra azienda/prodotto un’immagine che rispetti quanto vogliamo comunicare.
Quanto è importante scegliere i video per la propria strategia di marketing?
Il video marketing genera valore, soprattutto sui social, tutti, registrando numeri impressionanti, con più del 90% delle visualizzazioni provenienti da mobile (Facebook, Instagram stories e Youtube soprattutto), ma anche Twitter e Linkedin, completamente esclusi da questo tipo di comunicazione fino a pochi anni fa.
I video convertono
Su questo siamo tutti d’accordo; una landing page contenente video induce più facilmente l’utente a eseguire un’azione, a lasciare i propri dati, ad approfondire il prodotto sul sito web. Dati interessanti provengono anche da studi sull’e-commerce, nei quali cominciano ad apparire video che parlino dei prodotti, che spieghino come utilizzarli, che mostrino come sono stati realizzati. Risultato?
La maggior parte degli utenti che “atterra” sul video del prodotto di suo interesse, lo acquista: è immediato, più gradito di un lungo spiegone, ma attenzione: i video non sostituiscono alcun elemento delle nostre strategie, le completano. Per questo non determinano alcun valore aggiunto se non supportati da un solido impianto strategico, come spesso accade.
Molte aziende cominciano a investire nel video content marketing, ma non è semplice.
Come ogni strategia di inbound marketing necessita di punti chiave per evitare dispendio di energie, non solo economiche, e diciamocelo, brutte figure.
No ai video amatoriali
A meno che non si tratti di blogger, a prescindere dal settore, per conquistare i nostri clienti dobbiamo investire in qualità e professionalità. Pertanto i nostri video devono avere un editing studiato minuziosamente e prima di cominciare a girare, col giusto tono di voce (imprescindibile per colpire il proprio target) e una perfetta risoluzione. Per questo motivo non so fino a che punto sia utile allo scopo girare video col cellulare, rischiando di danneggiare l’immagine aziendale o comunque di creare pessimi video.
Dobbiamo produrre contenuti unici, ma diversi a seconda della distribuzione
Come ho già anticipato, quello dei video è un mondo magmatico, in continuo movimento, per questo a seconda delle tendenze del momento e dei canali che decidiamo di adottare per la nostra strategia, utilizziamo una tipologia di video.
È necessario ricorrere tutte le forme di video esistenti? No, molte aziende utilizzano solo video sul prodotto/servizio e istituzionali, per mostrare ai clienti vision ed expertise, senza ricorrere a dirette o stories. Non dobbiamo essere ovunque a tutti i costi, ma nel posto giusto, proprio come nella vita reale.
Ragione per cui, in mancanza di risorse imprescindibili per coinvolgere professionisti e produrre contenuti mirati per completare la nostra strategia di inbound marketing, è più indicato rimandare questo tipo di relazione con i potenziali clienti e non presentare loro un’immagine non adeguata dell’azienda.
Per raccontare la tua storia indossa il content migliore
Proprio così, un team di content marketing specializzato, un calendario editoriale, l’analisi costante dei risultati, lo studio dei canali da preferire, una giusta programmazione. Sono i passaggi obbligatori per regalare agli utenti un’esperienza interessante, per farli viaggiare tra i segreti e le curiosità del tuo brand, per fare in modo che scelgano te.
Fatte queste premesse, siamo ancora convinti che brandire il cellulare sia sufficiente?